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Ciao, oggi ti parlo della duration di un titolo, cos’è e quanto importante è per valutarne la convenienza a comprarlo o venderlo.
Le obbligazioni sono uno degli strumenti finanziari più diffusi al mondo. Essendo debiti possono essere rischiose, come anche d’altra parte lo sono tutti gli investimenti.
Ecco il motivo per il quale, quando scegli di investire, devi avere ben in mente sia l’obiettivo dell’investimento, sia anche il rischio che sei disposto a correre.

La duration è la vita media finanziaria del debito ed è il risultato di tutte le prestazioni attese dal titolo, cioè interessi futuri e rimborso capitale.
Ti consente di considerare anche i rischi connessi ad eventuali cambiamenti dei tassi d’interesse.
La duration si considera come una misura approssimativa della volatilità, cioè l’oscillazione dei prezzi, di un titolo obbligazionario.
La duration si esprime in giorni o anni, ti dice cioè quanto tempo ti ci vuole, considerando anche le cedole future, per rientrare del denaro che hai investito inizialmente.
Per un investitore come te la duration è uno strumento utilissimo che ti permette di calcolare la convenienza o meno di un titolo obbligazionario. 
Puoi utilizzare questo strumento per confrontare il titolo con altri strumenti d’investimento e valutare un eventuale investimento alternativo.
L’impiego della duration nella gestione di un portafoglio di titoli obbligazionari è fondamentale, anche perché la sua sensibilità a eventuali variazioni dei tassi d’interesse può tradursi in forti perdite.

L’ESEMPIO DEL MERCATO IMMOBILIARE

Immagina di essere proprietario di un immobile affittato ad un canone di locazione fisso.
Ad un certo momento i prezzi cui è possibile affittare immobili simili nella tua stessa zona crescono parecchio.
Il vecchio contratto, che per sua natura non può essere adeguato, si trasforma in una trappola da cui per te è impossibile uscire.
Tu potresti obiettare che percepisci comunque un compenso e quindi non perdi, ma è un’osservazione errata.
Infatti, il fatto stesso che il reddito percepito sia inferiore a quello nuovo offerto dal mercato, implica un mancato guadagno, che in economia equivale ad un costo.
Ora è facile immaginare che la ‘trappola’ nella quale cadi è tanto più pericolosa quanto più estesa è la durata del contratto vecchio.
Infatti, se alla scadenza del termine mancano ancora diversi anni la perdita sarà consistente. 

LE POSSIBILI CONSEGUENZE SUI TITOLI

La stessa dinamica si applica ai titoli a tasso fisso, come il BTP. Se la durata è molto lunga un eventuale rialzo dei tassi di rendimento di mercato ne farà precipitare il prezzo, con due pesanti ripercussioni:

1) se tieni il titolo fino alla scadenza percepirai un reddito più basso rispetto al nuovo livello dei tassi di interesse;
2) se vuoi vendere il titolo subisci una penalizzazione in conto capitale.

Pensa che una crescita del 2% sui rendimenti comporta su un titolo di Stato a 30 anni perdite dell’ordine del 40 per cento!!!
Tieni presente che i tassi a lunga scadenza sono spesso superiori a quelli a breve termine.
Questo si può tradurre per te in un richiamo molto forte, ma così accetti rischi non ben compresi.
Ovviamente in caso di tassi calanti accadrà l’esatto contrario della situazione appena descritta.
Ma almeno per i prossimi due-tre anni è difficile pensare che i tassi attuali, prossimi allo zero o addirittura negativi, possano ulteriormente calare!
Quindi, fai attenzione alle scadenze lunghe!
Piuttosto, affidati ai suggerimenti e consigli di un Consulente Patrimoniale, a quel punto comprenderai che i tuoi interessi, i tuoi obiettivi di vita, quelli sì meritano attenzione!
E gli investimenti saranno solo una conseguenza dei tuoi desideri!

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A presto, ciao!

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