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Ciao, oggi ti parlo dei prezzi e dei rendimenti di un titolo di debito, emesso da uno Stato o da una società privata.

Il prezzo di un bond è dato dal valore attuale degli interessi futuri più il rimborso del capitale.

Il concetto chiave è il diverso valore che assume il denaro nel tempo – un euro oggi non ha lo stesso valore di un euro ricevuto tra qualche anno.

Questo calcolo dipende dalla somma dell’investire i soldi senza rischio, dell’inflazione attesa, del rischio di fallimento del debitore, del rischio che tu non possa vendere in anticipo il titolo, e che lo stesso titolo non venga rimborsato prima.

Conseguenze?  Al crescere dei tassi il prezzo del titolo scende, viceversa se invece il prezzo sale.

Eccoti un esempio.

Ipotizza l’acquisto di una obbligazione, di valore nominale pari a 100, e di pagarla 100, con interesse fisso annuo del 2%, scadenza 10 anni.

Dopo un anno, per svariati motivi, il tasso di mercato sale al 3% e quindi i nuovi titoli, non i tuoi, rendono il 3%.

Cosa succede al tuo titolo? Continuerà a pagare il 2% sino alla scadenza, per altri 9 anni quindi.

Il problema è che se devi vendere il titolo non incasserai quanto hai speso…e in questo caso il tuo titolo varrebbe 91, su 100…cioè il 9% in meno…fai tu.

Comprendere le variazioni di prezzo delle obbligazioni è, probabilmente, la parte più difficile.

Se non sei esperto, ti sorprendi di sapere che il prezzo delle obbligazioni oscilla quotidianamente, come ogni altro strumento finanziario negoziato.  

 Hai capito allora che al crescere del prezzo, il rendimento scende e viceversa.

Allora se vuoi comprare un’obbligazione, lo vorrai fare al prezzo più basso per spuntare il più alto rendimento possibile.

Ma se già possiedi un titolo, allora speri nella crescita del prezzo, per avere la libertà e possibilità di venderlo in anticipo senza rimetterci.

Da quando esiste l’euro i tassi di interesse, al di là di qualche eccezione dovuta a problemi politici nostrani, si sono mantenuti bassi.

Oggi, per trovare un rendimento positivo, devi considerare una scadenza MINIMA di 10 anni e il tasso rimane comunque impensabilmente basso per molti risparmiatori, ora pensionati, abituati a ben altri livelli!

“Cerco un’obbligazione che mi dia almeno il 4%!” Questa era la frase più ricorrente che ho sentito sino a qualche anno fa. Sogni d’oro!

Oggi un tasso del genere si trova se si prestano soldi a società private prossime al fallimento…

Ma, allora? Come si può fare? Vivere tempi come questi dovrebbe far riflettere… Sei pronto? Seguimi e capirai perché bisogna affidarsi a un Architetto delle Scelte!

Le obbligazioni, anche i titoli di Stato, sono finanziamenti, che chi ha necessità di denaro emette, promettendo un rimborso a una determinata scadenza.

In tempi normali e se presti attenzione a chi dai i tuoi soldi, che sia lo Stato italiano o estero oppure una società privata, a scadenza il tuo capitale ti viene rimborsato.

Ma oggi non vivi un tempo normale, ci sono continue emergenze… quindi gli Stati, le società, hanno chiesto denaro a più non posso, per aiutare l’economia di un Paese o sostenere la sopravvivenza di un’azienda.

Risultato? Tsunami di carta, carta, carta, aumento abnorme di debiti.

In più le banche centrali, per evitare che il costo del debito diventasse insostenibile, hanno adottato delle politiche di supporto, per tenere i tassi quanto più bassi, se non addirittura negativi.

Il problema è che non hai certezze che tutti i debiti verranno ripagati puntualmente.

Perciò, accontentati dello zero virgola, e pure lordo, e a 10 anni, e ti assumi pure il rischio del tasso, che ti ho appena spiegato!

Oppure… oppure? Invece di ragionare sui singoli prodotti, ragiona sui tuoi obiettivi di vita, che tu sia pensionato, studente, dirigente d’azienda, lavoratore dipendente.

Ricordati, ogni stagione è buona per ottenere frutti, anche in inverno!

Pensi di farcela? Io sono qui apposta per aiutarti… contattami sul mio sito www.francovenerando.it e lascia i tuoi recapiti!

Assieme troveremo le soluzioni che fanno per te!

A presto, ciao!

 

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